Settore

Radon

Misurazione della concentrazione di radon nel terreno ai fini della valutazione della probabilità di accumulo nei locali che saranno costruiti.

La valutazione del rischio, attraverso l’effettivo grado di pericolo esistente nell’area in esame, consente di definire opportuni interventi di mitigazione per edifici in progetto e consente di predisposizione strumenti urbanistici idonei ad assicurare la tutela della salute pubblica e dell’incolumità delle persone e dei beni presenti.

Quest’impostazione, fino ad ora, è stata seguita per il rischio idrogeologico, sismico, vulcanico, industriale, ecc..

Le nuove tendenze in fatto di tutela della salute considerano anche la valutazione del rischio naturale causato dall’accumulo negli ambienti confinati del gas radon e dei suoi prodotti di decadimento. Statistiche di tipo epidemiologico indicano il forte impatto che il Radon ha sulla salute pubblica, stimandolo come seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo.

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Nel 2020 è stato approvato il DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101, che

  • fissa in 200 Bq/m3 la concentrazione media annua di attività di radon in aria per abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024;
  • prevede l’adozione del Piano nazionale d’azione per il radon, concernente i rischi di lungo termine dovuti all’esposizione al radon e la individuazione e classificazione delle aree prioritarie.

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La valutazione del rischio dovuto al radon nelle nuove abitazioni passa necessariamente attraverso la misura della concentrazione massima di radon nel terreno oggetto di intervento edilizio.

Queste misurazioni in sito sono direttamente gestite ed effettuate dal nostro studio con la collaborazione di nostri Partner.

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Prestazioni

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Misure in situ mediante l’utilizzo di dosimetri passivi.

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Valutazione della classe di pericolosità.

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Indicazioni di possibili interventi di riduzione del pericolo.